Gherardo Colombo

GHERARDO COLOMBO presenta il libro
ANTICOSTITUZIONE. COME ABBIAMO RISCRITTO (IN PEGGIO) I PRINCIPI DELLA NOSTRA SOCIETÀ

Modera Giancarlo Fiume

Sinossi

Il 1° gennaio 1948 l’entrata in vigore della Costituzione inaugura per l’Italia l’inizio di una nuova era, ponendo le basi di quella che, nell’articolo 1, viene definita per la prima volta una «Repubblica democratica». Nella definizione dei 139 articoli che la compongono, i padri e le madri costituenti si sono posti l’obiettivo di ridefinire il DNA del nostro Paese dopo l’esperienza del fascismo, della Seconda guerra mondiale e della Resistenza. Eppure, se è vero che il testo della Costituzione riconosce nella realizzazione della pari dignità universale e nella tutela dei diritti i propri obiettivi, è altrettanto evidente quanto spesso i suoi principi non trovino applicazione nella vita di tutti i giorni. Rilevando la distanza tra teoria e prassi, Gherardo Colombo riscrive in modo provocatorio alcuni dei principali articoli della nostra carta costituzionale, ne smaschera le mancate promesse, ne illumina i punti ciechi. E offre così l’occasione di rileggere con occhi nuovi il documento fondativo del nostro vivere civile, nonché di riflettere su quale sia la strada da imboccare per costruire una società più giusta.

Bio

Ex magistrato protagonista di alcune fra le più storiche inchieste giudiziarie del nostro paese, è impegnato in un’intensa attività di divulgazione per la diffusione della cultura della legalità. Nel 1974 entra in magistratura e da allora fino al 2005 conduce o collabora a inchieste celebri come la scoperta della Loggia P2, l’omicidio dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, i c.d. fondi neri IRI, Mani pulite, i processi Imi-Sir. Lodo Mondadori e Sme. Dal 2005 svolge le funzioni di giudice presso la Corte di Cassazione. Da magistrato partecipa come relatore a convegni italiani e internazionali su temi come corruzione, finanziamento illecito dei partiti, falso in bilancio, riciclaggio e cooperazione giudiziaria internazionale. Nel 2007 lascia la magistratura e da allora, con l’associazione “Sulle regole”, si dedica alla riflessione pubblica sulla giustizia e sull’educazione alla legalità. Incontra ogni anno circa 50 mila studenti e per questa attività ha ricevuto il Premio nazionale “Cultura della Pace 2008”. È presidente della Garzanti Libri e fa parte della commissione per la riforma dell’ordinamento penitenziario. Tra i suoi saggi più recenti: La tua giustizia non è la mia (con Piercamillo Davigo; Longanesi, 2016), Il legno storto della giustizia (con Gustavo Zagrebelsky; Garzanti, 2017), La bambina tutta verde (Salani, 2019), Anche per giocare servono le regole. Come diventare cittadini (Chiarelettere, 2020).