Marco Travaglio

MARCO TRAVAGLIO presenta il libro
ISRAELE E I PALESTINESI IN POCHE PAROLE

Modera Sergio Rizzo

Sinossi

In principio fu la Diaspora degli ebrei, cacciati dalla loro terra dai Romani dopo la distruzione di Gerusalemme nel 70 d.C. e dispersi nel mondo per 17 secoli. Poi una serie infinita di dominazioni e di persecuzioni, fino alla fine dell’Ottocento e ai primi del Novecento, quando il Sionismo teorizza e organizza il ritorno a casa. Il resto lo fa la Shoah, lo sterminio di 6 milioni di ebrei per mano del nazismo.

Nel 1947 l’Onu spartisce la Palestina transgiordana (più piccola del Piemonte sommato alla Valle d’Aosta) in due Stati: uno ebraico e uno arabo-palestinese. Ma nasce solo il primo. Le classi dirigenti arabe si giocano i palestinesi, vittime dei “fratelli” oltreché dei nemici israeliani, alla roulette russa delle guerre (quattro) e del terrorismo. E perdono sia le guerre sia i territori. Israele restituisce quelli occupati all’unico Paese arabo che nel 1978 accetta di riconoscerlo e fare la pace: l’Egitto. Poi nel 1993 lo fa anche l’Olp di Arafat col premier israeliano Rabin e si riaccende la speranza, subito frustrata dall’assassinio di Rabin da parte di un ebreo fanatico. Fra alti e bassi, violenze e attentati, massacri incrociati, torti e ragioni intrecciati, si arriva al ritiro israeliano da Gaza a opera del falco Sharon. Che però un ictus mette subito fuori gioco, inaugurando la lunga e buia era Netanyahu. Questi sabota il processo di pace con sempre nuovi insediamenti ebraici in Cisgiordania, appoggia addirittura Hamas per indebolire il moderato Abu Mazen e fa passare definitivamente Israele dalla parte del torto.

In questo libro alla portata di tutti, che si legge d’un fiato come un romanzo, Marco Travaglio racconta con sintesi e chiarezza, lontano dalle opposte tifoserie da curva sud, la Guerra dei Cent’Anni israelo-palestinese. E risponde a tutte le domande e a tutti i dubbi suscitati dagli ultimi bagni di sangue.

Bio

Direttore del giornale “il Fatto Quotidiano”. Ha lavorato con Indro Montanelli a “il Giornale” e a “La Voce”. Ha scritto per diverse testate, fra cui “Sette”, “Il Giorno”, “L’Indipendente”, “Cuore”, “Il Borghese”, “L’Espresso”, “la Repubblica”, “l’Unità”. È autore di molti bestseller, tra i quali: Il manuale del perfetto impunito (Garzanti, 2000), L’odore dei soldi (con Elio Veltri; Editori Riuniti, 2001), La scomparsa dei fatti (Il Saggiatore, 2006). Per Chiaralettere ha pubblicato Mani Pulite (con Gianni Barbacetto e Peter Gomez, 2002), Mani Sporche (con Gomez e Barbacetto, 2007), Viva il Re! (2013), È Stato la mafia (2014), mentre per PaperFIRST Perché NO (con Silvia Truzzi, 2016), B. come basta! (2018), Padrini fondatori (con Marco Lillo; 2018), I segreti del Conticidio (2021), Scemi di guerra (2023), Il santo (2023).